pubblicato su
2/5/2024

Esplorando l'evoluzione dell'algoritmo di LinkedIn nel 2024

LinkedIn è diventata un'importante piattaforma di networking, vantaggiosa soprattutto per il settore B2B (come le pagine aziendali) e per tutti i professionisti che cercano lavoro. Questo social media offre alle aziende e alle persone diverse opportunità: entrare in contatto con potenziali clienti, cercare e trovare nuovi dipendenti e posizionarsi come leader d'opinione nel mercato di riferimento. Nel maggio del 2022 il network ha aggiornato il suo algoritmo. Come funzionerà dunque durante questo 2024? Scopriamolo insieme in quest'articolo dedicato.

schermo del computer con righe di codice
schermo del computer con righe di codice

IN BREVE: COME È CAMBIATO L'ALGORITMO?

  • Secondo gli esperti del settore, LinkedIn è sempre più utilizzato per sviluppare strategie di influencer marketing (soprattutto per il marketing B2B).
  • Nel 2022 LinkedIn ha aggiornato l'algoritmo con l'obiettivo di privilegiare l'engagement, l'orario di pubblicazione o la qualità dei post.
  • I post vengono suddivisi in tre categorie per determinare il successo del contenuto: Spam, Average, Standard.

QUALI SONO I VANTAGGI DEI POST SU LINKEDIN PER IL MARKETING?

Gli influencer e i creatori di contenuti sono sempre più presenti su LinkedIn e la tendenza è destinata ad aumentare (nel 2023, per esempio, è accaduto proprio questo). Come mai? Fai attenzione, perché questo social media potrebbe sorprenderti in positivo. Comincia a creare un nuovo canale di comunicazione e inizia la conversazione. Vediamo come:

LinkedIn offre una serie di vantaggi che altre piattaforme non hanno necessariamente. Tra questi, possiamo senza dubbio sottolineare i formati collaborativi  - e innovativi - come: i webinar, gli eventi live, gli audio e i video. Si tratta di tipologie di contenuti che stimolano la conversazione e l'interazione. Va inoltre tenuto presente che il livello dei contenuti di questo social media è generalmente molto elevato poiché generato da professionisti del settore con diverse competenze. Non si tratta di profili "ludici", ma di persone reali che creano contenuti di rilievo. Come dimostrato dal rapporto sulle tendenze di Kolsquare per il 2022, LinkedIn ha tutte le carte in regola per diventare un must per le prossime strategie di comunicazione. Su questa piattaforma oggigiorno non si parla semplicemente di tematiche legate al mondo lavorativo. Tra gli obiettivi c'é sicuramente anche quello di farsi conoscere e raccontare di sé. L'attività giornaliera dei membri e l'alta qualità delle pubblicazioni rendono LinkedIn la piattaforma ideale per raggiungere un bacino d'utenza ampio e di rilievo, creando una buona copertura.

Nonostante tutti i vantaggi illustrati sinora, l'implementazione dell'influencer marketing  su LinkedIn non è ancora chiara ai professionisti del settore e - per certi versi - risulta difficile da mettere in atto. Quali sono le principali problematiche? Innanzitutto la mancanza di strumenti di analisi, che rende difficile per gli esperti misurare le performance delle strategie di comunicazione relative a questo canale.

Come spiega Quentin Bordage, CEO di Kolsquare, nel rapporto sulle tendenze di Kolsquare già citato in precedenza: "LinkedIn blocca l'accesso ai dati. L'influencer marketing non crescerà finché non riusciremo a industrializzarlo".

Cari professionisti e care aziende: attenzione, calcolare l'impatto di una campagna con influencer non sarà un lavoro impossibile, ma certamente complicato.

CAMBI NELL'ALGORITMO DI LINKEDIN (2022)

Nel maggio del 2022 LinkedIn ha aggiornato l'algoritmo. Sebbene il funzionamento di base non sia stato modificato, la piattaforma ha introdotto delle limitazioni e, soprattutto, ha preso in considerazione variabili più esplicite che potessero avere un impatto significativo sulla visibilità dei post. Tra le principali modifiche apportate, troviamo un maggior focus relativo all'esperienza dell'utente. Per migliorarla, ad esempio, LinkedIn ha dato ai profili un maggior controllo individuale sul proprio Feed. Grazie a determinati "filtri" e una maggior attenzione ai dettagli, gli utenti possono specificare con maggiore precisione cosa vogliono e non vogliono vedere. Ottimo lavoro, no?

Tipi di pubblicazione: i sondaggi

Per un lungo periodo, utenti e aziende si sono lamentati "dell'onnipresenza dei sondaggi" nei rispettivi News Feed. Il boom dello strumento è scoppiato poiché si diceva aumentasse in maniera del tutto artificiale la visibilità. Come mai? È semplice: si tratta di una risorsa che - potenzialmente - può generare "senza sforzo"  migliaia di visualizzazioni, cosa che l'algoritmo generalmente favoriva. Ciò nonostante, questo ha fatto sì che gli utenti venissero inondati da domande senza senso come: "Preferisci il tè o il caffè?". La questione è che l'obiettivo di questo tipo di post non era quello di fare domande frivole o poco pertinenti, bensì diventare un alleato nelle strategie di comunicazione di professionisti e aziende.  

LinkedIn e la politica

Come accade su altri social network, anche su LinkedIn vengono condivisi contenuti politici. Considerando la loro naturale polarizzazione, aumentano l'interazione e alimentano inutilmente la frammentazione della community. In precedenza non era necessario vietare o censurare determinati contenuti (o profili) su LinkedIn, ma oggi, secondo il sito "into the minds", è possibile farlo negli Stati Uniti. Una delle nuove modifiche è infatti la seguente: l'algoritmo tiene conto del feedback relativo ai contenuti indesiderati (così come i profili degli autori).

Personalizzazione ad hoc

C'è una buona notizia: l'algoritmo di LinkedIn sta inoltre imparando a incorporare il feedback "Ho visto troppi post relativi a questo argomento" (un po' come se si trattasse di contenuto spam...). Come funziona? Ogni post viene analizzato con un algoritmo NLP e viene "etichettato", per far sí che si colleghi con altri contenuti simili. Tuttavia, data la brevità generale dei post pubblicati, che in media non supera le 39 parole, questo metodo non sembra essere davvero promettente.

CAMBI NELL'ALGORITMO DI LINKEDIN (2023)

In un'intervista pubblicata sulla rivista Entrepreneur, Dan Roth (Editor in Chief di LinkedIn) e Alice Xiong (Product Management Director) spiegavano i tre principali obiettivi della piattaforma per il 2023. Possiamo riassumerli nella seguenti categorie.

  • Costruire relazioni rilevanti a livello professionale
  • Mettere in contatto i professionisti in maniera efficace
  • Trasformare la piattaforma nel luogo virtuale ideale per apprendere, scambiare e condividere notizie e nozioni rilevanti.

Per quanto riguarda le principali trasformazioni nel feed, questi sono stati i due cavalli di battaglia:

1. Se pubblichi, è molto probabile che i tuoi followers vedano il post. Questo perché gli utenti lo hanno richiesto a gran voce. “Le persone ci dicono che trovano più preziosi i contenuti basati su conoscenze e consigli”, afferma Xiong, “e li trovano ancora più importanti quando provengono da persone che conoscono e alle quali tengono”.

2. I post che spiegano argomenti d'interesse comune e danno consigli hanno ora la priorità.

Alla domanda: come si ottiene viralità? Roth e Xiong hanno risposto: "alcune persone vogliono un sacco di like e di follower". Può essere uno strumento utile per la costruzione del marchio e può senza dubbio generare affari, ma l'obiettivo della piattaforma non è quello di raggiungere un alto numero di utenti, bensì conquistare quelli giusti. Ecco perché, come ha ribadito Roth, "il sistema di LinkedIn non premia la viralità".

Come vedi, i cambiamenti dell'algoritmo tendono ad avere luogo in base ai consigli, feedback e reazioni degli utenti: tutti fattori che vengono presi in considerazione per rendere LinkedIn un "luogo di lavoro virtuale nel quale costruire una rete rilevante, creare sistemi di raccomandazioni funzionali, dare suggerimenti e raggiungere i professionisti di tutto il mondo.

LINKEDIN MODIFICA L'ALGORITMO: COME FUNZIONA NEL 2024?

L'algoritmo si trova di fronte a due grandi sfide dopo gli ultimi aggiornamenti: fare in modo che gli utenti utilizzino i filtri e, allo stesso tempo, evitare la formazione di una "zona di filtri" che a sua volta riduca la quantità dei contenuti nei feed di notizie.

Come accennato all'inizio di questo articolo, il tasso di coinvolgimento rimarrà uno dei KPI importanti per l'algoritmo di LinkedIn anche durante il 2024. Ma come è possibile incrementarlo?

Strategie per aumentare l'ER%

Fino a poco tempo fa, era normale leggere, alla fine dei post, CTA come "Lascia un commento se vuoi ricevere xy gratuitamente". Oggigiorno, questa strategia di comunicazione, volta alla caccia di like o commenti sembra non essere più gradito dall'algoritmo. LinkedIn stesso lo ha dichiarato: "Abbiamo visto diversi post che incoraggiano esplicitamente la community a interagire tramite like o reazioni - pubblicati solo per aumentare la copertura sulla piattaforma. Abbiamo sentito che questo tipo di contenuti può essere fuorviante e frustrante per alcuni. Di conseguenza, non promuoveremo questo tipo di contenuti e incoraggiamo tutti i membri della community a concentrarsi sui contenuti affidabili, credibili e autentici".

Considerato questo cambio di algoritmo, dunque, non dovresti utilizzare sempre lo stesso CTA per i post su LinkedIn (proprio come su altri social network). In fondo, questo non solo infastidisce l'algoritmo ma anche i tuoi follower. Il nostro consiglio è: cambia l'ordine delle parole o trova un'altra frase (e tieni sempre a mente che i sondaggi sono ormai poco popolari).

Contenuti di rilievo e classificazione

È importante creare contenuti che apportino valore aggiunto. Fai in modo che i tuoi follower vogliano partecipare, creino commenti e diano riscontro rispetto a ciò che dici. Favorisci uno scambio genuino nei commenti, dai risposta, crea movimento.

Ma non solo: ricorda che - anche se non è ancora del tutto chiaro il funzionamento dell'algoritmo - i contenuti vengono ora classificati in base a tre categorie prinicipali. Vediamoli insieme:

  • Spam: il tuo post verrà immediatamente eliminato o non verrà più visualizzato. Assicurati quindi che il contenuto del post sia grammaticalmente corretta, evita troppi link, tagga un massimo di cinque utenti, pubblica i tuoi messaggi a distanza di almeno tre ore l'uno dall'altro ed evita hashtag come "segui", "commenta" o "mi piace".
  • Medium: il post verrà visto dai tuoi follower, ma il successo si genererà solo con il tempo. Quindi tagga solo coloro che sai che effettivamente risponderanno. In generale, attieniti alla regola empirica di tre hashtag per post, incluendo sia parole generaliste che specifiche.
  • Standard: il post avrà sicuramente successo a continuerà ad averne lungo termine. Quindi usa sempre parole chiave pertinenti, ma con moderazione! Anche i link esterni hanno un'influenza positiva sulla performance di un post, ma non devono essere inseriti nel post stesso. Piuttosto, inseriscili nei commenti.

Il tempo a tuo favore

Anche il tempo ha un ruolo importante per l'algoritmo di LinkedIn. Più velocemente gli utenti rispondono, meglio è. In generale, LinkedIn dichiara che la categorizzazione dei post funzionerà come un semplice diagramma di flusso: il passaggio da post "medio" a "standard" sarà più semplice. Più interagisci, migliori saranno i risultati.

Kolsquare è la piattaforma di influencer marketing leader in Europa, una soluzione tecnologica basata sui dati che permette ai brand di creare strategie e costruire alleanze autentiche con gli influencers.

Grazie a Kolsquare, i professionisti del marketing potranno scoprire, contattare e contrattare gli influencer più adeguati. Sviluppare una campagna d’influencer marketing sarà semplicissimo perché Kolsquare ti permette di gestirla interamente in un unico luogo, valutandola, analizzandola e confrontandola con le best practice. Sono già centinaia i brand che hanno scelto di affidarsi a noi (come Coca-Cola, Danone, Publicis, Orange, Sézane, Decathlon, ecc.). Grazie al Big Data, l’Intelligenza Artificiale e il Machine Learning siamo in grado di proporre partnership di rilievo con circa 3 milioni di influencers che abbiano più di 5.000 follower in 180 paesi, su Instagram, TikTok, Twitter, Facebook e YouTube. In qualità di Società Benefit (SB) dal 2020 e di B Corp certificata da marzo 2024, reputiamo indispensabile generare “un’influenza responsabile”: è un concetto presente nel nostro DNA e al centro di tutte le partnership con clienti, influencers e fornitori.

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