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Il Salone Internazionale del Libro di Torino 2025 si è confermato ancora una volta uno degli eventi culturali più importanti d’Italia, con numeri da capogiro:231.000 visitatori, 2.647 eventi e una straordinaria partecipazione di pubblico e professionisti del settore. I padiglioni del Lingotto Fiere, l’Oval e il Centro Congressi sono stati per cinque giorni il cuore pulsante della letteratura italiana e internazionale.
Il tema scelto per la XXXVII edizione, "Le parole tra noi leggere", prende ispirazione dal titolo di un celebre romanzo di Lalla Romano, che fu anche un verso del poeta Eugenio Montale. Un titolo che suggerisce delicatezza, profondità e dialogo. Le parole, in questa edizione, sono diventate veicolo di verità poetica, ma anche strumento di incontro, di confronto, di scoperta. Il Salone ha così celebrato la parola scritta e parlata nella sua forma più autentica: leggera, precisa e preziosa, ma capace di unire, raccontare, accogliere.
La Campania, regione ospite, ha portato un’energia vivace e coinvolgente, con 70 case editrici, dibattiti, spettacoli e ospiti illustri tra cui Serena Rossi e Vincenzo De Luca, che hanno animato incontri molto partecipati. Tra le iniziative più innovative, il Romance Pop Up, interamente dedicato al genere romantico, ha registrato 3.600 partecipanti, confermando l’entusiasmo del pubblico per questa narrativa così amata.
Se il Salone ha omaggiato la parola scritta, la vera rivoluzione è arrivata dal digitale. Per la prima volta TikTok è stato partner ufficiale della manifestazione, portando sotto i riflettori il fenomeno BookTok. Questo movimento, nato su TikTok, ha conquistato il mondo con oltre 134 miliardi di visualizzazioni globali e 2 miliardi solo in Italia.
Durante la kermesse, eventi come “#BookTok Talk: dai contenuti in app alle classifiche” e “Dal passaparola al #BookTok: nuove forme di promozione del libro” hanno esplorato il potere di questa community. BookTok si è dimostrato un ponte tra generazioni, capace di rendere la lettura trendy, condivisa e partecipata. Lontano dall’idea che i social allontanino dalla cultura, questa piattaforma ha dimostrato il contrario: la lettura può vivere anche a colpi di video brevi, consigli istantanei e creatività.
BookTok è nato durante il lockdown del 2020, come uno spazio virtuale per condividere l’amore per i libri. Inizialmente solo un hashtag su TikTok, è rapidamente diventato un punto di riferimento per milioni di lettori e lettrici. È uno spazio dove si recensiscono libri, si consigliano letture, si discutono trame e personaggi, ma soprattutto si crea una comunità intorno alla passione per la letteratura.
Il suo impatto sull’editoria è stato sorprendente: titoli dimenticati sono tornati in classifica, giovani autori sono stati scoperti, e i libri diventati virali su BookTok hanno generato un vero e proprio effetto domino nelle vendite. Le librerie, oggi, dedicano intere sezioni ai “libri di BookTok”. Questo ha avuto un effetto importante su una generazione che sembrava lontana dalla lettura: ora molti giovani leggono grazie a TikTok, e ne parlano con entusiasmo.
I BookToker sono a tutti gli effetti nuovi influencer culturali, capaci di orientare il mercato, ma anche di raccontare il piacere della lettura in modo personale, autentico e spesso ironico.
L’edizione 2025 del Salone del Libro ha consacrato BookTok come uno dei protagonisti indiscussi del panorama culturale e editoriale, evidenziando come questo fenomeno digitale stia trasformando profondamente il modo di leggere, promuovere e vivere i libri. Tra i generi più amati e discussi dalla community, Romance e Young Adult (YA) hanno conquistato un ruolo da protagonisti assoluti. Le storie d’amore appassionate, le saghe fantasy avvincenti e le narrazioni che esplorano le emozioni e le sfide dei giovani adulti sono state al centro di contenuti virali, recensioni accese e dibattiti appassionati, confermando quanto questi temi riescano a catturare e coinvolgere una platea giovane e appassionata.
Un momento clou della manifestazione è stata la prima edizione italiana dei TikTok Book Awards, che ha celebrato non solo i libri più amati dalla community, come il fenomeno editoriale “Fabbricante di lacrime”, ma anche i creator più influenti, veri e propri punti di riferimento nel mondo della lettura social. Questi riconoscimenti hanno segnato una nuova era in cui gli influencer del libro non sono semplici divulgatori, ma veri e propri attori chiave nella promozione culturale.
Al Salone, oltre alle star del BookTok italiano come Megi Bulla, Martina Levato, Valentina Ghetti e Carmelo, si sono distinti anche altri influencer emergenti come Gaia (@nefelibata.books) e Davide (@libriinzuppati), capaci di attirare grandi folle e animare dibattiti vivaci e stimolanti, confermando il potere aggregativo e culturale di questa nuova generazione di lettori digitali.
L’impatto di BookTok sul mercato editoriale si è dimostrato immediato e tangibile: i titoli promossi dalla community hanno visto un’impennata nelle vendite, trasformando recensioni e consigli in un vero e proprio motore economico per editori e librerie. Il Salone ha inoltre lanciato il Publishers Centre, uno spazio innovativo dedicato all’incontro tra editori e creator, dove si sono sviluppate collaborazioni strategiche, workshop sul marketing digitale e momenti di scambio professionale, favorendo un dialogo diretto e proficuo tra mondi prima spesso distanti.
Le case editrici italiane, come Feltrinelli, Mondadori e Fazi, hanno abbracciato questa rivoluzione social integrando le piattaforme digitali nelle loro strategie promozionali, co-creando contenuti con i creator e adottando un linguaggio più immediato e coinvolgente, perfetto per catturare l’attenzione di un pubblico giovane e dinamico. Tra gli eventi più innovativi del Salone, lo Speed Dating tra influencer e case editrici ha rappresentato un format originale e efficace per favorire incontri rapidi e concreti, dando vita a partnership future e campagne coordinate.
Parallelamente, il mondo della letteratura digitale ha mostrato nuovi trend, con una crescita esponenziale di formati come audiolibri, e-book serializzati e fanfiction, che rispondono a consumi sempre più veloci e a linguaggi in continua evoluzione.
Il Salone del Libro di Torino 2025 si impone come esempio concreto di come il marketing d’influenza possa integrarsi in un settore tradizionalmente lontano dalle logiche social: quello editoriale. L’ingresso di TikTok come partner ufficiale e la centralità data al fenomeno BookTok mostrano un cambio di paradigma nella promozione del libro: dall’ufficio stampa al feed, dal comunicato alla review virale.
I dati parlano chiaro: oltre 134 miliardi di visualizzazioni globali per l’hashtag #BookTok, di cui 2 miliardi solo in Italia. Al Salone, questo si è tradotto in una strategia ben precisa: coinvolgere i creator come veri attivatori di pubblico, inserendoli nel programma ufficiale con talk, meet&greet e spazi dedicati al dialogo con editori, autori e lettori. BookToker come Megi Bulla, Martina Levato e Carmelo della “Timida Libreria del Riccio” non sono stati solo ospiti, ma hub narrativi capaci di generare engagement e conversioni, sia in termini di visibilità per i brand editoriali sia di vendite.
Il TikTok Creator Marketplace ha svolto un ruolo strategico nella gestione delle collaborazioni tra case editrici e influencer. In questo contesto, l’editoria ha adottato dinamiche proprie della creator economy: attivazioni strutturate, gifted-by, campagne coordinate e contenuti co-creati, pensati per cavalcare i trend ma con storytelling autentico. Non solo: la verticalizzazione del pubblico (romance, fantasy, classici, YA) ha permesso ai brand di targettizzare le uscite editoriali in modo preciso, sfruttando la community come strumento di micro-segmentazione.
Questo caso dimostra che il successo di un evento culturale oggi passa anche dalla sua amplificazione digitale. Il Salone 2025 ha fatto scuola: non si è limitato a “ospitare” BookTok, ma ha costruito un modello che può essere replicato da festival, editori e brand culturali, puntando sull’influenza come asset strategico, non come contorno.
Nel cuore del Salone, dietro il successo numerico e il fermento culturale, si cela una strategia ben precisa: l’integrazione tra editoria e creator economy. TikTok non è stato solo un partner tecnico, ma un vero alleato nel ripensare la promozione dei libri. Questo rende il Salone del Libro 2025 un case study di rilievo per il mondo del marketing d’influenza.
Martina Levato, attrice nata nel 1997, è tra le protagoniste del panorama BookTok. Al Salone ha raccontato con sincerità il suo percorso: dai video girati in cameretta fino alle collaborazioni con case editrici. La sua esperienza è un esempio di come TikTok possa trasformare una passione in una professione vera e propria, dove teatro e letteratura si incontrano.
Valentina Ghetti, conosciuta come la "ProfToker", è un’insegnante che ha saputo trasformare i social in un potente strumento educativo. Al Salone ha tenuto workshop su come portare la lettura in classe usando TikTok, mostrando come la didattica possa diventare innovativa, efficace e coinvolgente, anche grazie ai nuovi linguaggi digitali.
Carmelo, creatore de "La timida libreria del Riccio", ha emozionato il pubblico raccontando come i libri abbiano cambiato la sua vita. I suoi video, intimi e riflessivi, parlano di crescita personale, ansia, amore per se stessi e lentezza. Al Salone ha guidato incontri per giovani lettori alla ricerca di storie in cui riconoscersi.
Megi Bulla, alias "La Biblioteca di Daphne", è una delle figure più influenti del BookTok italiano. Dopo aver lasciato il suo lavoro in uno studio ingegneristico, si è dedicata totalmente alla creazione di contenuti letterari. Oggi collabora con numerose case editrici attraverso il TikTok Creator Marketplace e ha annunciato al Salone l’uscita del suo primo libro per bambini, prevista per l’autunno. Un esempio di come la passione possa diventare anche una carriera.
Il Salone del Libro 2025 ha dimostrato che cultura e creator economy non sono mondi paralleli, ma ecosistemi complementari. Attraverso BookTok, il libro torna ad essere trend, passaparola, scoperta quotidiana. E soprattutto, diventa una leva di connessione generazionale.
In un momento storico in cui l’attenzione è il bene più prezioso, il Salone ha scelto di distribuirla in modo nuovo: mettendo i lettori al centro e i creator a fianco degli editori, come partner nella costruzione del futuro della lettura.
Il Salone del Libro 2025 si è chiuso nel segno dell’incontro. Incontro tra generazioni, tra linguaggi, tra pagine e pixel. Le parole, quest’anno, non solo sono state “tra noi leggere”, ma sono volate leggere tra gli stand, nei microfoni degli autori, sugli schermi dei telefonini. Hanno attraversato vite, si sono fatte narrazione, si sono trasformate in storie condivise.
BookTok ha dimostrato che non c’è un solo modo per amare i libri. Si può leggere per solitudine o per sentirsi parte di qualcosa. Si può consigliare un romanzo in una libreria o in un video da 30 secondi. L’importante è continuare a scegliere la lettura come strumento di conoscenza, empatia, scoperta.
E mentre l’ultima pagina del Salone si chiude, già si guarda al futuro: la Grecia sarà il paese ospite del 2026, e la letteratura continuerà il suo viaggio tra le storie del mondo. In un’epoca veloce, la lettura resta un atto rivoluzionario, un tempo sospeso in cui possiamo ancora incontrarci, capirci e sentirci meno soli.
Nel frastuono digitale, tra luci di schermo e algoritmi, a Torino le parole hanno ritrovato casa. E da quella casa ora ripartono, leggere e forti, verso nuovi lettori.
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